Iperattività - ADHD

Il disagio contemporaneo può prendere la forma sintomatica dell’iperattività cioè, di un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione ed impulsività. A tale sintomo, che nell‘infanzia si oppone all’azione educativa della famiglia e della scuola, si tende generalmente a dare una risposta attraverso strategie di controllo del comportamento e, nei casi più gravi, mediante l’uso di una terapia farmacologica.

La nostra modalità d’intervento si basa invece, su una lettura dell’iperattività intesa come tentativo da parte del soggetto di operare una separazione dall’invadenza altrui, a causa della quale l’impulso che spinge al movimento irrefrenabile rappresenterebbe la soluzione pacificante. Tale eccesso pulsionale è riconducibile al rapporto che il soggetto stabilisce con il suo “Altro”. Espressioni di aggressività, mancanza del senso del limite e del rispetto dell’autorità, rappresentano la “naturale” risposta ad un ambiente percepito come ostile ed opprimente. Secondo il principio economico dell’apparato psichico, coloro che concentrano le proprie risorse energetiche unicamente per difendersi dagli altri perdono inevitabilmente risorse cognitive importanti con conseguenti difficoltà di ascolto, di concentrazione e di attenzione.
Nei casi dei disturbi di tipo ADHD, la psicoterapia psicoanalitica mira a rendere più gestibile il rapporto che la persona intrattiene con il suo ambiente che presenta delle volte dei connotati di invasività.

L’uso della parola, dell’ascolto e della fiducia possono creare un ambiente sicuro in cui il sintomo è accolto per essere elaborato.